La partecipazione attiva dei lavoratori alla vita delle imprese e alla crescita economica dell’Italia è fondamentale per affrontare le sfide attuali, tra cui il lavoro precario, il divario tra la domanda e l'offerta di lavoro, e il distacco tra istruzione e occupazione.
La formazione continua rappresenta un pilastro essenziale per coltivare il talento individuale, aggiornare costantemente le competenze e contribuire al progresso della società. In un'epoca di accelerata innovazione tecnologica e cambiamento organizzativo, la partecipazione attiva dei lavoratori alle decisioni aziendali è cruciale per migliorare la produttività e garantire salari dignitosi.
La Costituzione riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende, un principio sostenuto da più organizzazioni nazionali ed internazionali. Questa condivisione di processi e responsabilità, basata sulla fiducia e sulla realizzazione di obiettivi comuni, valorizza le potenzialità individuali e il successo collettivo. Marco Biagi propose in passato un modello basato sui risultati, promuovendo la flessibilità e la conciliazione tra lavoro e vita privata. Questi valori sono fondamentali per adattarsi alle esigenze del mercato del lavoro in evoluzione.
La partecipazione attiva non può prescindere dall'acquisizione e dall'aggiornamento delle competenze professionali, alla base del progresso e dell'equità sociale. In un'epoca di cambiamento costante, il lavoro va oltre la produzione di reddito ed è cruciale per costruire identità individuali, superare le disuguaglianze e promuovere il merito, l'equità e la giustizia sociale.